sabato 4 giugno 2011

REFERENDUM 2011: i 4 Quesiti Abrogativi

Domenica 12 giugno, dalle 8.00 alle 22.00 e lunedì 13 giugno, dalle 7.00 alle 15.00, i cittadini italiani saranno chiamati a pronunciarsi su quattro referendum abrogativi riguardanti acqua pubblica, ritorno al nucleare e legittimo impedimento. Ma su cosa dovranno pronunciarsi esattamente gli italiani? Ecco in cosa consistono i quesiti oggetto del referendum.

Legittimo impedimento
Il primo quesito refendario ha come oggetto il legittimo impedimento, ossia quell’istituto giuridico che consente all’imputato in un processo di giustificare, in alcuni casi, la propria assenza in aula, ed è quello che ha le conseguenze politiche più rilevanti. Questo referendum è stato presentato dall’Italia dei Valori e ha come oggetto l’abrogazione dell’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché dell’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51. Essendo un referendum abrogativo, quindi, si deve votare SI se si è contrari al legittimo impedimento e si vuole abrogare la norma che lo prevede e si deve votare NO, invece, se si è favorevoli a questo istituto giuridico.
Centrali nucleari
Se si vota SI al secondo quesito referendario vuol dire che si è d’accordo nell’abrogare quella norma che permette la realizzazione sul territorio nazionale di nuove centrali nucleari, tema oggi assai scottante, dopo quanto accaduto in Giappone alla centrale di Fukushima. Se si vota NO, invece, significa che si è favorevoli alla costruzione di nuovi impianti di produzione nucleare sul territorio italiano.
Acqua pubblica
Gli ultimi due quesiti referendari riguardano il tema della cosiddetta privatizzazione dell’acqua e la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, in base all’adeguata remunerazione del capitale investo. Per quanto riguarda il quesito sull’acqua pubblica, quindi, il cittadino dovrà votare SI se è favorevole all’abrogazione dell’articolo 23 bis della Legge n. 133/2008 che favorisce la privatizzazione del servizio idrico e dell’articolo del Codice dell’Ambiente n. 154 del D.L. n. 152/2006 che prevede una remunerazione sull’erogazione del servizio. Dovrà votare NO , invece, chi è favorevole alla privatizzazione di quel bene fondamentale costituito dall’acqua.

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